“Finché non capita a Te”
Un nuovo progetto che nasce per tutelare OGNI forma di violenza, maschile e femminile, perché la violenza non ha sempre, comunque e solamente genere.
Ci siamo resi conto che occorre lavorare per combattere la battaglia più impegnativa: fare emergere situazioni di violenza, abusi, discriminazioni, assicurando il supporto, la vicinanza e l’orientamento necessari a persone che vorrebbero denunciare ma non agiscono per la paura di ritorsioni contro loro stesse o contro i propri familiari, figli, amici, ecc.
L’intervento di “Finché non capita a te” è previsto anche qualora si presentino situazioni non ancora configurabili come reati, ma che rappresentano comunque delle violenze, abusi, verbali e fisici, discriminazioni.
Il modello di riferimento scelto e proposto dall’associazione si basa sull’idea di un luogo “dedicato”, autonomo e indipendente, in cui lavorino uomini e donne, giovani e adulti specificatamente formati/e.
Un luogo che operi in sinergia e stretta collaborazione con le istituzioni, gli enti e le realtà associative del privato sociale presenti sul territorio e competenti ad intervenire sul fenomeno, sia a livello di prevenzione primaria (rivolta a tutta la popolazione), che di prevenzione secondaria (persone/gruppi a rischio) e terziaria (persone che hanno già usato/subito violenza).
Ciò che si intende sperimentare dunque, non è solo un programma di intervento ed un metodo di lavoro simbolico, ma un’organizzazione, una realtà che esprimano la necessità di un’assunzione di responsabilità maschile e femminile verso la violenza contro altre donne/altri uomini, in particolare nelle relazioni sentimentali, verso i figli/e, e che evidenzino la possibilità di alternative reali e valide.
Un luogo che mantenga viva la consapevolezza che la radice del problema della violenza è rinvenibile spesso nelle relazioni, segnate a tutt’oggi da stereotipi culturali ancora troppo imperanti.
Un luogo che operi a diversi livelli e nella multidisciplinarietà, per scardinare i meccanismi strutturali e culturali che generano violenza, a partire dal quotidiano.
E per farlo, è necessario individuare un paradigma inclusivo e condiviso uscendo dal dominio di una conoscenza frammentata e, alle volte, ideologizzata, che impedisce di vedere le molte radici della violenza.
Simboli e colori di “Finché non capita a Te”, per rimarcare che c’è bisogno di un respiro sincronico, di un respiro che porti al ricongiungimento di uomini e donne che insieme, confluiscano in quell’unità che si completa solo insieme all’altra. Abbiamo bisogno di una logica nella quale muoversi, che sa di complementarietà, che sa di morale condivisa, dove la violenza con le sue infinite sfumature, non trova spazio fisico e metafisico per realizzarsi.
“Finché non capita a Te”, un nuovo progetto che vuole invitare le persone a riflettere sulla necessità che ognuno di noi prenda coraggiosamente consapevolezza del fatto che la violenza esiste, ed è in aumento, e che per uscire da questo inferno, la via, non va ricercata solamente nel patriarcato, nelle discriminazioni, nella cultura sessista, misogina, nel maschio insomma. Ma va cercata anche nel nostro modo di Essere, di sentirci umanità.